L’ASET Toscana è ufficialmente partner della prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, in scena a Torino il 25 e 26 febbraio 2016. Qui il link all’intervista realizzata dagli organizzatori al presidente, Stefano Tesi, in cui si illustra lo spirito con cui l’associazione intende fornire il suo contributo alla kermesse.
Qui il programma del Festival in Pdf. Dal 25 al 27 febbraio, presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, saranno tanti i temi ad essere sviluppati: da quello etico come gli sprechi e il diritto al cibo, affrontati sia dal punto di vista del giornalismo economico che sotto lo sguardo di quello politico, a come la comunicazione incide sulle abitudini dei consumatori, nella scelta di bere o meno l’acqua pubblica, ad esempio, o nell’educazione alimentare dei bambini. Cibo anche in senso scientifico e sanitario: dall’esigenza di raccontare i progressi della ricerca a quella di sfatare le “bufale” e gli inutili allarmismi, fino alla necessità di promuovere un consumo consapevole, soprattutto nel caso del vino, uno dei prodotti che più rappresentano le radici e la cultura del nostro territorio. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarà, poi, il business: dai trend di mercato del settore in Europa al crescente fenomeno dei reati alimentari. Non mancherà, infine, un focus dedicato al linguaggio “disinvolto” di chi scrive di cibo e ai diversi giornalismi, nell’era della critica enogastronomica 2.0.
Ad aprire i lavori, nella mattinata di giovedì 25 febbraio, l’evento inaugurale parlerà di “Quali politiche alimentari dopo expo” con la partecipazione del sindaco di Torino, Piero Fassino, del Presidente di Slow Food, Carlin Petrini, di Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza, Marco Pedroni, Presidente nazionale Coop, Antonella Pasquariello, presidente di Camst e dei dirigenti delle principali associazioni di categoria come Federalimentare, Coldiretti, Unionalimentare Torino e Consorzio Piemonte Land of Perfection. Interverrà anche Antonio Saitta, coordinatore degli assessori regionali alla Sanità ed è previsto un messaggio dalMinistro per le Politiche Agricole Maurizio Martina.
Accanto ai “lavori” veri e propri, un’ampia proposta di eventi collaterali, tra gusto e cultura. Nelle serate di giovedì 25 e giovedì 26 si potrà scegliere tra una lezione di cucina su allergie e intolleranze all’Accademia FoodLab, un “alveritivo” con l’Alveare che dice Si!, una cena nella storica Gelateria Pepino e uno show – cooking contro gli sprechi in cucina presso il neonato Mercato Metropolitano.
La giornata di sabato 27 sarà, invece, dedicata agli educational sul territorio, riservati agli addetti ai lavori iscritti. Itinerari alla scoperta delle eccellenze piemontesi seguendo diversi fil rouge di gusto: dal vino, in tutte le sue forme, alle birre artigianali, dai formaggi ai celebri sette tagli del bollito di Carrù, dalla risicoltura alle mele, fino all’immancabile tartufo.
“Crediamo che questo Festival possa rappresentare non solo una bella opportunità per fare il punto a 360° sul mondo dell’enogastronomia – spiega Stefano Tesi, Presidente ASET – ma anche un’occasione per verificare l’applicazione dei principi che rappresentano le fondamenta di ASET: trasparenza e correttezza, presupposti imprescindibili dell’informazione a tutti i livelli. La nostra associazione, del resto, da un lato riunisce giornalisti che risiedono in Toscana ma lavorano anche per testate nazionali e internazionali, dall’altro porta ovunque il suo messaggio a tutela della credibilità della professione giornalistica”.
ASET arriva a Torino fresca della consegna del IV Premio Giulio Gambelli, il riconoscimento al miglior enologo under 35 dell’anno appena conferito durante l’anteprima della Vernaccia di San Gimignano al senese Sebastian Nasello (primo toscano a ricevere il premio, andato nelle tre precedenti edizioni ad enologi piemontesi). “Se l’appuntamento torinese si rivelerà interessante – aggiunge il presidente – non è escluso che alla prossima edizione potremmo presentare al Festival alcune delle nostre iniziative, come il Censimento della Schiacciata Toscana che stiamo conducendo con l’Accademia della Crusca”.